Vocinelletenebre |
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| "...è così che hanno scelto, dunque" sgrana gli occhi il mago "sì. Andranno presso il lago nel tentativo di...resistere..."A queste parole, la figura di stracci si alza dal tavolino e va alla finestra e lì si ferma, mettendosi una mano in fronte. "A che pensi, Principe."Il mago fa un respiro profondo e poi comincia con gesti garbati a raccogliere delle cose, apparentemente casuali, dalla stanza. Le ripone in una borsa. "Penso che non posso fare altro, Gaston. Ti lascio la città. Inventa una scusa con il popolo. Inventa una favola colorata, una delle tue che sono bellissime" sorride "Sei impazzito? N...non puoi andare da solo!" dice l'altro gesticolando a mani aperte "C'è già poco tempo, e chissà in che mani è La Reliquia.""Lo so, ma...""Inventane una anche per me, se puoi.""Che favola vorresti, Principe?" fa la figura ieratica, con un gesto teatrale "Ne voglio una dove la memoria non sia costellata dall'ostinato recupero di un passato lontano nè da un futuro a breve termine. Voglio una favola dove gli uomini capiscano che, prima del sangue, il legame che edifica i regni è il Rispetto...ed è una delle poche cose sacre che ci rimane.""Pensi che abbiano sbagliato?""Non lo so. Certamente sbaglio io se non parto. Ora" sorride la figura di stracci "Non è la nostra guerra.""Lo è." rimane un tono affettuoso, mentre il Nero si fa evanescente. Cresce un tulipano nella Piazza di Vetro. Fenissia, I giorno II mese 132 TN Edited by Vocinelletenebre - 15/6/2016, 18:06
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