Memento Mori Live - Grv

M.I.D.I.O., S'intesse sul lago la luce scarlatta di un'Alba Nuova...

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Vocinelletenebre
view post Posted on 18/5/2016, 08:09




"...è così che hanno scelto, dunque" sgrana gli occhi il mago
"sì. Andranno presso il lago nel tentativo di...resistere..."
A queste parole, la figura di stracci si alza dal tavolino e va alla finestra e lì si ferma, mettendosi una mano in fronte.
"A che pensi, Principe."
Il mago fa un respiro profondo e poi comincia con gesti garbati a raccogliere delle cose, apparentemente casuali, dalla stanza. Le ripone in una borsa.
"Penso che non posso fare altro, Gaston. Ti lascio la città. Inventa una scusa con il popolo. Inventa una favola colorata, una delle tue che sono bellissime" sorride
"Sei impazzito? N...non puoi andare da solo!" dice l'altro gesticolando a mani aperte
"C'è già poco tempo, e chissà in che mani è La Reliquia."
"Lo so, ma..."
"Inventane una anche per me, se puoi."
"Che favola vorresti, Principe?" fa la figura ieratica, con un gesto teatrale
"Ne voglio una dove la memoria non sia costellata dall'ostinato recupero di un passato lontano nè da un futuro a breve termine. Voglio una favola dove gli uomini capiscano che, prima del sangue, il legame che edifica i regni è il Rispetto...ed è una delle poche cose sacre che ci rimane."
"Pensi che abbiano sbagliato?"
"Non lo so. Certamente sbaglio io se non parto. Ora" sorride la figura di stracci
"Non è la nostra guerra."
"Lo è."

rimane un tono affettuoso, mentre il Nero si fa evanescente.
Cresce un tulipano nella Piazza di Vetro.

Fenissia, I giorno II mese 132 TN



Edited by Vocinelletenebre - 15/6/2016, 18:06
 
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Vocinelletenebre
view post Posted on 23/5/2016, 18:18




"E adesso? E adesso??? Pure la Salamandra quella là, la mandano a combattere sul fronte dalla nostra parte, dalla NOSTRA PARTE ti rendi conto?" dice il cuoco armeggiando col forchettone in direzione del ragazzo.
Quello annuisce distrattamente.
"Com'è che si chiama, Gabrol?"
"No, Ga'vriel."
"Vabbè, ma ti rendi conto sì o no? Ma robe da pazzi. Come si fa a fidarsi di una COSA che ha fondato un branco di scalmanati che si chiama il Sol del divenire oqquellocheè."
"Dell'Avvenire." corregge il ragazzo, continuando ad asciugare dei piatti. Stranamente non ha nessuno straccio in mano.
"Non si può mica eh, non si può. E quelli sarebbero il supporto? Ci tradiranno se non oggi, domani!"
"MMmh, no." obietta il giovane
"EEh e tu com'è che fai a saperlo, che fai, leggi il futuro?"
"No. Ho smesso dopo l'Apocalisse." dice il garzone guardando - fisso - il cuoco.
Gli balugina una luce strana e straordinariamente vivace negli occhi.
Il cuoco, spaventato, si infila nel magazzino e - una buona volta - smette di parlare.

Retrovie della Fu cellula confederata, XXIV giorno II mese 132 TN



Edited by Vocinelletenebre - 15/6/2016, 18:06
 
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Vocinelletenebre
view post Posted on 29/5/2016, 19:10




Il dominio era tutto davanti a loro, per prendere
il loro posto o riposarvi, e la sopravvivenza la loro guida.
Tenendosi per mano, con passi erranti e lenti
attraverso il Mondo


scelsero la loro via più solitaria.



Un silfide canta da solo, in fronte delle mura di Valverna, qualche secondo prima di essere abbattuto da un'ombra nera.

 
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Vocinelletenebre
view post Posted on 1/6/2016, 14:02




"Presidente! Presidenteh!"
La figura avanza lesta verso l'uomo alto, che non si volta né sembra farci caso, perso nella dinamica di chissà quale politica.
Una donna straordinariamente svestita e corazzata allo stesso (strano) tempo gli corre incontro e fa un paio di moine.
"pon pon pata pon!" dice in direzione del servente "Checchiedi ammiozzziio?"
Il sevitore trema fino alla spina dorsale, poi continua a guardare nella direzione dei Alexiej Von Tepesh, Templare del Silenzio e Presidente di Cydonia.
"Signore, devo riportare al verbale d'oggi che ogni elementale visto e/o censito e/o riconosciuto e/o ogni minaccia e/o ogni infedele e/o ogni membro di popolo belligerante e/o non cydoniano possa essere ucciso a v-vista? N-Non so se tutti i membri del consiglio fossero...."
La puttana discinta avvicina, ancheggiando veloce, il servente.
Quello è una foglia.
"Sappi cheee il Presidente pensa - segretamenteh - che forse forse non tutti tutti gli elementali buoni sono elementali morti. Pensapperò che nove su dieci lo siano. E non abbiamo di sicuro tempo di censire il decimo. Scrivi quello che vuoi, tanto è mmerda. Và."

Da qualche parte, Elmora. III mese 132 TN



Edited by Vocinelletenebre - 15/6/2016, 18:06
 
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Vocinelletenebre
view post Posted on 6/6/2016, 07:45




Una figura meravigliosa guarda dalle mura bianche di Fenissia qualcosa sul confine
fuoco, aria ed acqua nelle loro forme più pure, rimaste sole, la guardano senza poter muovere un passo
sorride triste davanti ai pezzi di uomini
un pensiero viene condiviso dalle anime un poco più grandi

"...rimase vergognoso, e intese come il bene sia tremendo, e vide

come nella sua forma
la virtù sia amabile."



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"Armi CHECCOSAAA?"
"Armi batterio-magiche, bello mio. Bat-te-rio-ma-gi-che!"
"Professore, ma q-queste potenzialmente avrebbero un contraccolpo su tutti coloro che usano la s..."
"Ovvioh!"
"Professore, mi scusi se lo segnalo, ma non potrebbe essere dannoso?"
"Sicuramente."
"Professor Isaiah, mi scusi ancora: forse si può aspettare per renderle selettive..."
"Il Ministero non aspetta una mazza, mio caro Phil."
"Non sono sicuro di volerne far parte, a queste condizioni."
"Nessun problema. Se non accetti i forzosi compromessi della vita allora sai che puoi fare?"
"No."
"Muori."

Accademia di magia, I° giorno del V mese 116 TN

 
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Vocinelletenebre
view post Posted on 11/6/2016, 20:10




"Un campo di battaglia.
Tundara, nata come un campo di battaglia.
Rimasta tale negli anni passati.
Lo è oggi.
E' rimasto solo il lascito miserabile di una speranza mal riposta?
Credo ci sia una natura delle cose, immutabile, Padre.
Un Destino delle cose.
Quanto vorrei poterti domandare
Ma cos'è allora
che si può veramente modificare nel Mondo?"


Il Mago pensa, giunto a passi lesti avanti a quell'inferno. Ne vede il lato giusto - forse - davanti al primordiale: sa che sarà complicato spuntarla.

Poi, d'improvviso, si volta e distingue tre figure
Un mago calvo con un saio bianco, accompagnato stranamente da un signore lich a cui non è rimasto nulla, e un uomo apparentemente normale, forse 40 o 50 anni, vestito in un'armatura nera. E' quello con il passo più lesto di tutti.

Quella vista dissipa la solitudine, palesando che c'è un lascito c'è, ed è valso moltissimo.
Il Mago, entusiasta, fa un largo sorriso in direzione degli uomini e pensa che aveva visto proprio male.

Era un inizio, e non
una fine.
 
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5 replies since 18/5/2016, 08:09   188 views
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